Il futuro degli uffici, i tre fattori che lo influenzeranno
La domanda che da un anno a questa parte si stanno ponendo moltissimi addetti ai lavori è: come si evolverà l’ufficio nei prossimi anni? Ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale che vedrà lo spazio di lavoro come protagonista.
Nell’ultimo decennio, l’ufficio si è evoluto verso un modello che ha fatto della flessibilità il suo punto di forza.
Un modello organizzativo agile, declinato nello smart working a livello gestionale e nell’activity based working a livello spaziale, soppiantando il modello tradizionale caratterizzato da controllo, orari fissi e postazioni assegnate. Questo fenomeno è stato esponenzialmente accelerato dalla pandemia.
Per capire come si evolverà lo spazio di lavoro, occorre considerare come si possa evolvere la forza lavoro. Sono stati individuati 3 tipologie di fenomeni:
- LE GENERAZIONI. Entro il 2030, per la prima volta nella storia, lavoreranno insieme 5 generazioni e ogni generazione avrà esigenze diverse.
- I PICCHI OCCUPAZIONALI. Le aziende hanno intenzione di implementare le proprie politiche di smart working, estendendo la possibilità di fruire di questa modalità di lavoro a due o tre giorni alla settimana e di ridurre quindi postazioni di lavoro e superficie occupata.
- L’IMPORTANZA DELLA CONNESSIONE SOCIALE. In futuro le aziende di successo saranno quelle in grado di favorire e stimolare la creatività delle persone per creare innovazione e plasmare la realtà, perché i lavori ripetitivi saranno delegati alle intelligenze artificiali. Secondo diverse ricerche gli esseri umani sono programmati per dare e contribuire gli uni agli altri e l’ufficio è il luogo chiave per favorire la connessione sociale, il luogo dove si esprime la cultura di un’azienda, dove si genera innovazione. Per questo motivo quindi l’ufficio resterà un asset essenziale.