Imu e Tasi inquilini: chi deve versare la rata di giugno 2018
Tra poco si dovrà effettuare versamento della prima rata di Imu e Tasi. A essere chiamati alla cassa non saranno solo i proprietari di immobili, ma anche, in alcuni casi, gli inquilini. Vediamo quali sono le regole per il pagamento delle imposte sulla casa per gli affittuari.
Pagamento Imu e Tasi inquilini
Nel 2016 è stata abolita l’imposta sui servizi indivisibili per i proprietari di prime case: l’esenzione non vale solo per i proprietari, ma anche per gli inquilini che prendano la residenza nell’immobile locato.
In questo caso, a versare l’imposta dovrà essere il proprietario, secondo la percentuale deliberata dal Comune. In mancanza di un’opportuna delibera la percentuale da versare è del 90%. Il proprietario dovrà versare sulla casa anche l’Imu, ma non è tenuto a versare la parte rimanente (il 10%) non corrisposta dall’inquilino
Tasi inquilino prima o seconda casa
Diverso è il caso in cui l’inquilino non risieda nell’immobile affittato: in questo caso dovrà versare la Tasi nella misura stabilita dal regolamento comunale, tra il 10% e il 30% dell’ammontare complessivo della stessa. Il rimanente dovrà essere versato dal proprietario.
Anche i titolari di leasing o gli inquilini di locali commerciali dovranno versare la quota che corrisponde loro. Le imprese e i professionisti, inoltre, potranno dedurre la Tasi ai fini Irpef e Ires, come avviene per la Tari e a differenza di quanto previsto per l’Imu. L’imposta municipale, infatti, a partire dal 2013 è deducibile dal reddito di impresa e di lavoro autonomo, ai fini Irpef e Ires, nella misura del 20%.
articolo tratto da https://www.idealista.it/news/