Qual è il periodo migliore per chiedere una surroga?
I tassi di interesse sui mutui continuano a toccare record assoluti, impensabili fino a pochi anni fa, e sempre più italiani decidono di approfittarne ricorrendo alla surroga. Ma conviene sempre trasferire il proprio mutuo in un nuovo istituto di credito che propone migliori condizioni? In linea generale sì, ma bisogna considerare alcuni fattori quali la durata residua e la cifra che rimane da versare.
L’importo minimo
Ancora prima di valutare i pro e i contro di una eventuale surroga, chiediamoci se la banca accetterebbe la nostra richiesta: proprio perché i tassi sono vicini allo zero, non sempre gli istituti di credito acconsentono al trasferimento del mutuo in quanto sarebbe poco vantaggioso per loro (del resto non dimentichiamo che sono a carico della banca anche i costi della perizia e del notaio). In questo periodo molti istituti pongono come limite minimo l’importo di novantamila euro, al di sotto del quale rifiutano la surroga.
Tasso fisso o variabile?
In linea generale la surroga conviene di più a chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso, specie se alcuni anni fa quando le rate superavano il 4%. Chi invece ha un mutuo variabile potrebbe continuare ad approfittare della situazione estremamente vantaggiosa (da maggio 2015 la scadenza trimestrale è sotto lo zero), a meno che nel contratto non vi sia la clausola Floor, ovvero quella clausola che stabilisce un limite al di sotto del quale gli interessi dovuti alla banca non possono scendere.
La durata residua è un fattore da valutare con attenzione
Insieme all’importo rimanente, la durata residua incide in maniera profonda sia sul risparmio che la surroga ci permetterebbe di ottenere ogni mese sia sulla cifra complessiva da rimborsare alla banca. Per semplificare possiamo dire che la surroga è consigliabile soprattutto se la scadenza del mutuo è fra diversi anni e se il debito residuo è consistente.
Quando non conviene la surroga?
Se la quota di interessi è già stata pagata del tutto o in buona parte, allora è meglio non farsi allettare dai tassi vantaggiosi proposti dalla nuova banca, ma piuttosto rinegoziare le condizioni con quella d’origine. Rischiamo, altrimenti, di pagare due volte gli interessi iniziali. Ecco perché è importante valutare bene, magari con l’aiuto di un esperto, il nostro piano di ammortamento.
articolo tratto da https://www.immobiliare.it/