Registrare un contratto di comodato ad uso gratuito.
Con il contratto di comodato d’uso gratuito, il proprietario di un immobile concede l’usufrutto dello steso ad uso gratuito al comodatario. Il contratto può avere forma verbale o scritta, in quest’ultimo caso è obbligatoria la registrazione dello stesso.
I contratti di comodato ad uso gratuito sono soggetti a registrazione in questi casi:
- sono redatti in forma scritta e in questo caso la registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla data dell’atto
- stipulati in forma verbale, solo se enunciati in un altro atto sottoposto a registrazione
- Se redatti in forma verbale, con lo scopo di fruire dell’agevolazione Imu/Tasi introdotta dalla legge di stabilità 2016.
La registrazione deve essere effettuata presentando a un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate
- il modello di richiesta di registrazione (modello 69) in duplice copia e dovrà essere indicato, come tipologia dell’atto, “contatto verbale di comodato”.
- ricevuta del pagamento di 200 euro per l’imposta di registro effettuato con modello f23 (codice tributo 109T
Per i contratti di comodato in forma scritta è dovuta un’imposta di bollo, assolta con i contrassegni telematici (ex marca da bollo) aventi data di emissione non successiva alla data di stipula. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e comunque ogni 100 righe.
Imu comodato gratuito 2018
Con la legge di stabilità 2015 è stata introdotta un’agevolazione Imu/Tasi per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a un parente in linea retta di primo grado (padri-figli), se quest’ultimo lo utilizza come abitazione principale. L’agevolazione si usufruisce solo se il contratto di comodato è registrato.
articolo tratto da http://www.idealista.it